venerdì 28 novembre 2014

Elezioni regionali novembre 2014 in Calabria ed Emilia Romagna, crolla vertiginosamente l'affluenza alle urne

Elezioni regionali del 23 novembre 2014 in Calabria ed Emilia Romagna


Crolla l'affluenza alle urne. La sfida delle due regioni si è così giocata soprattutto contro la disaffezione verso la politica evidenziata in questo caso dai motivi del voto anticipato dovuto in entrambi i casi - pur dai contorni assai diversi - dalle dimissioni dei governatori (Scopelliti in Calabria e Errani in Emilia) per questioni giudiziarie.


Il rothschildiano massone Gerardo Mario Oliverio, senza aver mai lavorato in vita sua, avendo vissuto solo facendo il politicante, è il nuovo governatore della Calabria eletto con soltanto il 13.7% dei voti reali degli aventi diritto in Calabria. Più del 60% dei Calabresi non ha votato perché non crede più in questa politica truffaldina ed in mano ai parassiti e cialtroni di una nazione. Questo sistema elettivo deve essere cambiato. Non si deve poter fare politicanza a vita, e Gerardo Mario Oliverio è l'emblema di questo sistema dittatoriale, fazioso e corrotto in mano alla massoneria talmudica, che opprime e cannibalizza il popolo italiano dal 1861.

Il rothschildiano Gerardo Mario Oliverio, è il nuovo governatore della Calabria eletto con soltanto il 13.7% dei voti reali degli aventi diritto in Calabria.
Eppure il Pd tra Calabria ed Emilia Romagna perde 769.336 voti tra le Europee di maggio scorso e le Regionali (solo 677.283 in Emilia) e in proporzione proprio quanto l’affluenza.

Il Premier Matteo Renzi, altro politico eletto da nessuno, mostra la sua soddisfazione nonostante la gente sia rimasta a casa: “La non grande affluenza è un elemento che deve preoccupare ma che è secondario. Checché se ne dica oggi non tutti hanno perso”.... Povera Italia!...
.
Diciamola tutta!...
Quelli che non votano, in questa situazione particolare, fanno benissimo a non votare!

Infatti, perché mai uno dovrebbe votare nel sistema elettorale di un regime dittatoriale del tiranno globale Rothschild?...

Rothschild è talmente sleale ed imbroglione che, a parte tutti gli altri imbrogli e trucchi vari, non permette ai suoi avversari neanche di potersi anche soltanto presentare alle elezioni?

Infatti, solo per potersi presentare alle elezioni, bisogna sfinirsi facendo un assurdo e maligno percorso burocratico ad ostacoli che è concepito in maniera assolutamente sleale e criminale perché impone di raccogliere una quantità sproporzionata di di firme e per di più in pochissimo tempo!...

E alla fine, anche se uno fa tutto questo, non basta ancora!...
Infatti, dall'altra parte, il dittatore e tiranno Rothschild, in qualsiasi momento, ed anche se per procura al collettivo dei suoi sguatteri locali, può sempre fare intervenire uno qualsiasi dei suoi magistrati, in qualsiasi momento, a bloccare con un motivo qualsiasi, non solo il singolo candidato, o il singolo eletto, e tutta la lista, ma anche addirittura tutta la tornata elettorale!... e commissariare interi paesi, province, regioni e l'intera Italia!

E di fronte a tutto questo?...
se non gli conviene farsi imbrogliare così?...
perché mai uno dovrebbe... "votare"?
solo per fare piacere a Rothschild ed a chi gli va appresso?
No certo!...

Meglio far qualsiasi altra cosa più utile!...
Anche perché, tra l'altro, anche se Rothschild ed i suoi sguatteri lo negano stracciandosi anche le vesti per questo, la politica, proprio come in altre occasioni, contraddicendosi, ha apertamente detto e come sempre fa lo stesso Rothschild, la si può fare non solo votando, ma anche in altri infiniti modi che possono anche essere molto più efficaci del voto!...
(brigas - du. ma.)

sabato 9 agosto 2014

Il “Movimento dei Forconi e del 9 dicembre 2013” è l'antidoto contro il potere globale che sta portando l'Italia alla rovina. Italiani, stranieri in Patria, lo afferma Salvatore Brosal, forcone, al convegno di Forza Nuova

Uno dei massimi coordinatori nazionali del Movimento dei “Forconi e del 9 dicembre 2013” Salvatore Brosal, invitato al convegno del V° Raduno Patriottico di Forza Nuova, tenutosi a Bonifati (CS) in data 9 agosto 2014, afferma che proprio il movimento dei “Forconi e del 9 dicembre 2013” ha dimostrato praticamente di essere il migliore strumento organizzativo nella lotta contro questo potere occulto tirannico rothschildiano, che domina in Italia e nel mondo. Salvatore Brosal, del movimento dei Forconi di Mariano Ferro, ha anche affermato che gli Italiani sono stranieri in Patria. I relatori del convegno sono stati, oltre a Salvatore Brosal, Davide Pirillo, coordinatore regionale Forza Nuova - Paola Turtoro, già coordinatrice del Movimento dei Forconi a Crotone - Roberto Fiore,  segretario nazionale Forza Nuova - Don Giulio Tam, Sacerdote Lefebvriano.  



Ecco l'intervento completo di Salvatore Brosal - Bonifati 9 agosto 2014 

Non è più possibile cambiare questo Stato. Uno oscuro potere tirannico globale ha preso tutte le istituzioni nelle sue mani: fisco, amministrazione, magistratura, polizia, esercito, scuola, sanità, parlamento, partiti e sindacati, servizi e persino gli pseudo nuovi movimenti. Lo Stato nato dal loro “risorgimento”, e dalla loro “resistenza” sta dimostrando ampiamente di non essere affatto lo Stato del popolo italiano, ma di essere lo Stato dell' élite bancaria globale, che fa capo a casa Rothschild. In alternativa a questo Stato rothschildiano e antipopolare, noi, come movimento dei “Forconi e del 9 dicembre” dobbiamo estendere e potenziare il nostro Stato nuovo e migliore.

Il “Movimento dei Forconi e del 9 dicembre 2013” è stato il grande sogno di una nazione, che, anche se per poco, si è sentita finalmente unita. Nonostante gli errori sono state fatte cose straordinarie che hanno fatto tremare questo Stato tiranno. Un Movimento antisistema nato contro il modello di questa Europa, contro il far west della globalizzazione che ha sterminato il lavoro degli Italiani, contro una classe politica marcia, ladra, cialtrona e corrotta, subalterna al mercato globale. Contro un governo ed un parlamento di “NON ELETTI”, che hanno stracciato e bruciato la nostra Carta Costituzionale. Contro chi ci ha accompagnato alla fame, contro chi ha distrutto l'identità di un paese e ha annientato il futuro di generazioni. Un movimento nato contro chi ha ceduto la nostra sovranità, politica, monetaria, individuale e anche territoriale a poteri al di fuori del territorio e della giurisdizione nazionale. Il “Movimento dei Forconi e del 9 dicembre 2013” è stato, ed è, la voglia di cambiare, la voglia di giustizia, il volere riappropriarci della nostra terra, della nostra vita e potere dare così un futuro sereno ai nostri figli. Questo Movimento è stato, e rimane ancora, il sogno di vivere in una società giusta, in cui i diritti non siano un optional ma una realtà, con finalità di giustizia, di pace, di libertà, di sovranità.

Salvatore Brosal, Davide Pirillo, Paola Turtoro
Ogni individuo è una persona sacra e la sua sacralità dovrebbe essere difesa e tutelata da tutti gli organi e da tutte istituzioni statali o parastatali. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa, il diritto al lavoro...
L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro... così recita la nostra Costituzione. In Italia però tutti i diritti vengono calpestati e la nostra Carta Costituzionale è stata stracciata, vilipesa e calpestata numerose volte, soprattutto da chi ne avrebbe dovuto garantire l'applicazione.

Gli Italiani dovrebbero vivere serenamente ed i loro diritti garantiti...
dovrebbero vivere bene ed avere tutti i diritti.
Se ciò non accade, questo vuol dire che lo Stato è assente ed al suo posto c'è un tiranno. In Italia, l'italiano non è più a casa sua, è uno straniero in Patria, con l'aggravante che viene vessato e criminalizzato anche dalle stesse istituzioni, che dovrebbero garantirgli lavoro, sicurezza, tranquillità, benessere, libertà... Extracomunitari e rom, invece, che sono arrivati clandestinamente in Italia, hanno benefici, favori ed aiuti negati a noi tutti. I doveri sono degli Italiani ed i diritti spettano a gente che non appartiene a questa nazione. Gli individui, figli di questa terra, non valgono davvero niente per questo Stato-tiranno. Uno Stato senza onore, e senza dignità, ma soprattutto senza nessuna autonomia e sovranità, che non fa altro che mortificare, opprimere, sfruttare, cannibalizzare, schiavizzare tutti, ma proprio tutti i cittadini di questa nazione chiamata Italia.

Vorrei solo brevemente leggere l'articolo 1, e l'articolo 2 della Costituzione della Repubblica federale di Germania per meditare un poco su che cosa i Tedeschi basano la loro legge fondamentale. (Grundgesetz=Costituzione). Io penso che la nostra Costituzione non sia affatto la più bella del mondo, come alcuni dicono, anzi...
I tedeschi basano la loro Costituzione sulla “Dignità Umana” e sui “Diritti di libertà”. Adesso vorrei la vostra attenzione sui seguenti articoli che vi leggerò:
Art. 1: (Protezione della dignità umana)
(1) La dignità dell'uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla.
(2) Il popolo tedesco riconosce gli inviolabili e inalienabili diritti dell'uomo come fondamento di ogni comunità umana, della pace e della giustizia nel mondo.
(3) I seguenti diritti fondamentali vincolano la legislazione, il potere esecutivo e la giurisdizione come diritti direttamente applicabili.
Articolo 2: (Diritti di libertà)
(1) Ognuno ha diritto al libero sviluppo della propria personalità, in quanto non violi i diritti degli altri e non trasgredisca l'ordinamento costituzionale o la legge morale.
(2) Ognuno ha diritto alla vita e all'integrità fisica. La libertà della persona è inviolabile. Solo la legge può limitare questi diritti.
Ecco, adesso sappiamo, ma molti lo sapevano già prima che la nostra Costituzione è fondata sul lavoro, quella tedesca è fondata sulla dignità, sulla sacralità e sulla libertà dell'individuo.
Dovremmo davvero riflettere perché questo Stato, che dice di essere italiano, vede i suoi cittadini sempre e perennemente come evasori fiscali, come truffaldini, come nemici. Io, come figlio del Sud, come figlio della più grande Cultura del mondo: quella Mediterranea, sono arrivato ad una mia conclusione.
L'Italia è un paese malato ed è malato dal 1861. 
E sapete perché non riesce ad essere un paese unito? E sapete perché è diventato difficile vivere in questo paese?
Per un semplice motivo: L'unità d'Italia è stata fatta contro il volere degli Italiani, è stata fatta da potenze straniere per dividere gli Italiani; come oggi, ad esempio, l'”Unione Europea” è stata fatta per dividere gli Europei. Per capire il male che affligge questa nazione dobbiamo farlo nella ricerca della verità storica e non nelle favolette che scribacchini prezzolati e servi del potere di parte ci hanno finora raccontato. Ed a proposito di verità, ecco alcuni stralci della storica interpellanza in Parlamento del 4 marzo 1991 di Angelo Manna, meridionalista e deputato del Movimento Sociale Italiano:

L'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi risorgimentali scheletri infami; conserva e protegge le prove delle sue gloriosità sempre abiette; conserva e protegge le prove che nel 1860 l'esercito italiano calò a tradimento nel Regno di Napoli e si comportò, secondo il naturale dei suoi bersaglieri e carabinieri, da orda barbarica; conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di Savoia, ladro, usurpatore ed assassino - e perciò galantuomo - nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di Stato - e perciò statista sommo - ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a ferro e a fuoco l'invaso reame libero, indipendente e sovrano e di annetterlo al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra napoletana.”

"L'ufficio storico dell'esercito italiano custodisce e protegge le prove storiche che quella sacra epopea che fu detta risorgimento non fu, se non una schifosa storia di rapine e di massacri; e che fu scritta da un'orda barbarica nel Regno di Napoli, che, oltre la vita e i beni, rubò al Sud e portò nell'infrancesato Piemonte financo il nome di Italia."

Gli eroi del cosiddetto Risorgimento furono dei criminali sull'orlo dell'asburgizzazione, e che i loro sacri ideali fecero da paravento a uzzoli predatori e sanguinari. Al grido di: "fuori lo straniero" gli eroi - cioè i criminali - imposero ai rinnegati e agli spergiuri del Regno di Napoli la cacciata di un re che era napoletano da quattro generazioni e la distruzione di uno Stato libero, indipendente e sovrano. Ed al suo posto imposero un re che parlava francese e che era il re più spergiuro e fellone e debitoso d'Europa, a prova di storia.”

Ho voluto, a proposito, ricordare alcuni stralci della storica interpellanza di Angelo Manna, perché come sta scritto in tanti libri, ma anche in molte coscienze, saremo liberi solo con la conoscenza della verità. “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi” sta scritto anche nel Vangelo di Giovanni. Ecco noi come italiani dobbiamo porci seriamente questo problema, quello della verità. Non si può più continuare a scrivere menzogne, non si può più continuare a raccontare la mistificazione della Storia. Se la verità storica sull'Unità d'Italia non verrà raccontata fino in fondo, gli Italiani saranno sempre divisi. Ed il tricolore andrà bene solo per la nazionale di calcio, ma non certo per unire gli Italiani.
Poteri occulti e burocrati invisibili comandano in Italia e sono addirittura più forti e più potenti dello stesso Parlamento. Vogliamo fare il nome di chi davvero comanda in Italia? Ebbene, in Italia, ma adesso anche nell'Unione Europea, comanda lui, che manovra i suoi burattini. Comanda lui col suo Bilderberg-Group. Comanda lui col suo infame e miserabile “Trattato di Lisbona”. Comanda lui con la sua BCE (Banca Centrale Europea) e con i suoi burattini, che sono a capo di tutte le istituzioni europee senza, però, essere stati eletti da nessuno.

E sapete come si chiama lui? Lui si chiama Rothschild. Da 300 anni la sua famiglia semina morte e da ben 153 anni ci tiene schiavi. Ieri i Savoia con l'unità d'Italia, e la mente che ideò questo complotto fu quella di un Rothschild. Oggi con la B.C.E. (Banca Centrale Europea) e con l'unità monetaria, una macchinosa truffa meglio nota come signoraggio bancario, e a tramare contro il nostro popolo e a cospirare contro la nostra costituzione, c'è ancora un Rothschild. L'incantesimo è finito: questa famiglia va fermata, questa bestia va fermata, i suoi servi vanno fermati o loro fermeranno te !!!! Errare è umano, perseverare è diabolico!!!

Stiamo versando Sangue da 153 anni: il nostro sangue innocente per questi vampiri criminali, che occupano abusivamente la nostra terra e le nostre Istituzioni. Senza la verità storica l'Italia non sarà mai un popolo, né tanto meno una nazione ma, come disse Klemens von Metternich, « La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle.» In questo momento storico così difficile per il paese, il Sud a testa alta e con orgoglio, deve utilizzare questa memoria rivelata e ritrovata per adoperarsi a difendere la democrazia di questa Nazione: che è stata grande ed è cresciuta ed è stata Italia, grazie all'immenso contributo e sacrificio che il Meridione ha dato. Noi figli del Sud, figli di una Patria Perduta, costruiremo la vera Italia, dove saremo davvero finalmente tutti fratelli.

Anche gli ultimi 30 anni della nostra storia sono piene di catastrofi di ogni genere, di ruberie, di ingiustizie e menzogne, e poi ancora ruberie, ruberie, ruberie. Vi ricordate di quel periodo storico, che fu chiamato “Mani pulite” ?
Sono trascorsi più di 20 anni da “mani pulite” ed in Italia si continua a rubare, anzi si ruba più di prima. Come possiamo uscire da questa catastrofe? E' ora di aprire gli occhi e la mente. Iniziamo ad ignorare la televisione e i media, analizziamo i fatti, le storie e i personaggi. L'informazione è tutta controllata e le notizie che decidono di darci sono strumentalizzate e servono a condizionarci e a destabilizzarci; L'élite di giornalisti e di intellettuali, che si prestano a questo infame gioco, hanno prostituito il cervello! Siamo ingenuamente caduti nella trappola di chi vuole ridurci in schiavitù . Riflettiamo: sono passati più di vent'anni da "Mani Pulite". Peccato che pulite le mani, hanno sporcato tutto il resto ! ! !
Politici sicari al servizio del potere occulto hanno sventrato e distrutto la nostra economia e i nostri gioielli: Eni, la Banca d'Italia... Sono solo esempi, ma tutto di ogni settore pubblico è stato distrutto, ceduto ad un prezzo regalo alle multinazionali più ricche del pianeta...

E' assolutamente necessario riprendere il controllo del Paese, riappropriarci della nostra moneta sovrana, la lira, per difendere la nostra indipendenza di Stato e la nostra dignità di Popolo ! ! !
Ci hanno ridotto allo stremo della miseria per costringerci a rinunciare, e quindi cedere, la nostra sovranità di popolo per trasformarci in una colonia del Nord Europa, schiavi di una banca privata la BCE (Banca Centrale Europea). Se qualcuno non lo ha ancora capito, è all'attuazione di questo piano disumano a cui mirava, e mira, l'associazione golpista Monti/Letta/Renzi/Prodi/Draghi & Co. e tutti quelli che ne fanno parte sono transitati per il "Gruppo Bilderberg", servi di di Rothschild e di Rockefeller. Sono loro che si nascondono con lo pseudonimo di Spread. Sono loro il nostro nemico.
L'abilità di questa organizzazione criminale è stata quella di essersi resa invisibile nel corso delle opere storiche in Italia, come altrove, con la complicità dei governi degli Stati Uniti, di Israele e delle organizzazioni militari, ONU compresa; delegando a recitare i ruoli scomodi a finti protagonisti prezzolati, allo scopo di distrarci e spostare l'attenzione dai veri colpevoli. Ci hanno diviso inventandosi partiti politici, correnti di pensiero, scatenando il razzismo all'interno del nostro stesso Paese; la verità è che la mente che ha creato queste cose è sempre stata la stessa e chi ci divide lo fa per dominarci: "DIVIDI E IMPERA"!

Adesso occorre essere uniti per difendere l'Italia. Il diavolo non ha più il coperchio, perché è stato scoperto, adesso dobbiamo rovesciargli la pentola! Questa è l'unica catena che ci renderà liberi: diffondere il più possibile questa verità !!!
Facciamo conoscere a tutti che cosa veramente è il signoraggio bancario, il nuovo ordine mondiale, i poteri occulti, il gruppo Bilderberg e il Tavistock institute...
A cosa serve veramente il Tavistock Institute? (Tavistock Institute e la manipolazione delle masse)
Sarà difficile davvero questa lotta per riappropriarci della verità, per riappropriarci della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale, finanziaria, militare ed individuale. Sarà difficile davvero, perchè tutti verdetti della Storia sono stati sigillati col sangue/violenza, e solo col sangue/violenza potranno essere ribaltati. Dobbiamo pagare col sangue il riappropriarci della nostra sovranità? Siamo stati in coma per parecchi anni, adesso è giunta l'ora di svegliarci e di creare l'Italia.

Gli Italiani esistono da sempre, adesso costruiamo insieme l'Italia.
Costruiamo l'Italia sulla verità, facendo conoscere agli Italiani anche le verità scomode. Quanti Italiani conoscono il vergognoso museo razzista di antropologia criminale di Torino, intitolato all'ebreo Ezechia Lombroso, che poi cambiò il nome in Cesare? Questo museo è una vergogna per l'Italia intera e non solo per Torino, o per il Piemonte. In questo museo vengono mostrate le teste mozzate degli eroi e dei Patrioti duosiciliani, che fino all'ultimo rimasero fedeli ai loro ideali e alla loro vera Patria. Questo museo è una vergogna anche perché viene celebrata la vittoria di una sanguinosa guerra contro un Popolo, quello duosiciliano, che fino a 153 anni fa era un Popolo ricco in uno Stato libero, indipendente e sovrano. Italiani che massacrarono altri Italiani.
Quanti Italiani sanno che i Savoia, criminali ed usurpatori, dopo aver distrutto il Sud, chiusero per ben lunghi 15 anni tutte le scuole dell'ex Regno delle due Sicilie, alfine di cancellare la memoria di un glorioso passato di un Popolo e di un Regno, che fino al 1861 era prospero, ricco, facoltoso, libero, indipendente e sovrano.

Quanti Italiani sanno dei massacri, degli incendi dolosi, degli stupri di fanciulle, a volte a colpi di bajonetta soltanto, che i “fratelli Caini” scesi dal Piemonte perpretarono nei confronti dei duosiciliani?

Quanti Italiani sanno che gli abitanti di Pontelandolfo, Casalduni, Bronte e di numerosi altri paesi furono abbrustoliti vivi dall'esercito sardo-piemontese con a capo il sanguinario ed infame generale Enrico Cialdini, che innalzava il tricolore?

Quanti Italiani sanno che Gaeta, la fedelissima, fu bombardata e distrutta dai “Fratelli Caini” per 102 giorni consecutivi ?

Quanti Italiani sanno che uno fra i più grandi campi di sterminio del mondo si trova in Italia, e che questo campo di sterminio si chiama Fenestrelle?
Quanti Italiani sanno che i soldati del Regno delle due Sicilie, che rimasero fedeli al loro Re e alla loro antica Patria, furono eliminati dai “Fratelli Caini” nel campo di sterminio di Fenestrelle ed i loro corpi sciolti nella calce viva per disperdersi poi nel fredde acque del torrente Chisone, alfine di cancellare ogni traccia di questi crimini?

Allora se vogliamo costruire l'Italia, che non è stata mai unita, dobbiamo iniziarlo a fare nel nome della verità storica: presente e passata. Dobbiamo riconoscere che dal 1861 fino a tuttora solo pochi uomini si sono dimostrati degni di essere ritenuti veramente amanti del Popolo Italiano. Fra questi il più in vista, pur con tutti i suoi limiti, è sicuramente la figura di Benito Mussolini. La stragrande maggioranza dei governanti venuti, prima e dopo di lui, sono stati burattini nelle mani di poteri forti ed occulti, e nelle mani di burocrati sconosciuti, che ancora adesso hanno un potere enorme. Alla Storia non puoi togliere nulla, perché se le togli qualcosa, prima o poi, te la fa scontare. E la cosa assurda che succede in questa Italia è che ci costringono a festeggiare, dal 25 aprile 1945 in poi, il giorno della sconfitta italiana, e della conquista straniera, come giorno della “liberazione”. Il 25 aprile per me è invece un giorno nefasto perché, oltre al fatto che l'Italia perse la guerra, gli Stati Uniti d'America, insieme alle “forze alleate”, occuparono, ed occupano ancora militarmente d'allora con centinaia di basi militari, tutto il territorio nazionale.

Salvatore Brosal del "Movimento dei Forconi e del 9 dicembre" parla al V convegno patriottico, organizzato da FN a Bonifati (CS), il 9 agosto 2014
Questo che ho detto non vuole essere una apologia acritica della figura di Mussolini. Infatti pur vantandone i giusti meriti, io qui dico e ribadisco il concetto che va preso anche atto dei suoi limiti, perché in effetti, Mussolini perse lo scontro decisivo di fronte al potere globale. Quello stesso potere globale che: nel 1861 impose l'Italietta massonica del “risorgimento”, in danno del Regno delle due Sicilie, terza potenza mondiale economica di allora; Nel 1943 impose l'”Italietta democratica” della “resistenza” ridotta a Stato coloniale a sovranità limitata, e che attualmente sta portando un attacco micidiale alla stessa identità ed esistenza del Popolo Italiano.
Questo significa che noi pur dando il giusto tributo a Mussolini, dobbiamo superare i suoi limiti e far di più e meglio, altrimenti ripetendo pedissequamente quella che fu la sua esperienza, noi ci condanneremmo ad una sconfitta ancora peggiore della sua.

Oltre a Benito Mussolini ci furono pochi altri uomini che amarono davvero gli italiani. Ad esempio, i politici del cosiddetto “Compromesso Storico” meritano di essere ricordati, perché si adoperarono davvero per la salvezza del paese. Tra essi la figura di spicco è quella di Aldo Moro, martire della democrazia. Le Brigate Rosse, in dissenso con il PCI di Berlinguer, rapirono Aldo Moro, dopo averne massacrato la scorta il 16 marzo 1978 in via Mario Fani a Roma, lo uccisero il 9 maggio successivo. Ancora oggi nella vita politica italiana c'è il ricordo di quella terribile tragedia. Adesso sappiamo che dietro i crimini delle Brigate Rosse c'era il potere globale, da sempre, nemico dell'Italia.

Aldo Moro venne assassinato perchè voleva che fosse lo Stato e non le banche centrali a gestire la stampa del denaro. L'avvocato Marra ha provato a parlarne ospite di Columbro alla trasmissione "Vero", ma prima di poter entrare nel merito è stato interrotto strumentalmente. Moro si opponeva anche all'entrata dell'Italia nello SME (sistema monetario europeo), cosa che avvenne dopo la sua morte, a sorpresa, con la complicità criminale di Giulio Andreotti, allora presidente del Consiglio, nell'ultima seduta del consiglio dei ministri il 12 dicembre 1978.

I Partiti e i Sindacati voluti e permessi dal regime rothschildiano, installato militarmente in Italia dagli ”Alleati” con la loro vittoria della 2 guerra mondiale, hanno dominato ed egemonizzato il paese, conducendolo allo sfascio e al disastro attuale. I sindacati, subalterni al potere globale del mercato, hanno intrecciato, e intrecciano ancora, patti perversi con politici e con multinazionali, a danno dei lavoratori che dovrebbero rappresentare. Se gli Italiani non credono più in questa politica e in queste forze sindacali, attualmente e istituzionalmente dominanti, è perché gli Italiani non sono idioti, come vorrebbero far credere i Mass-Media del regime rothschildiano, ma hanno compreso che costoro sono dei venduti e dei traditori. Ed ecco che negli ultimi decenni sono nati tanti gruppi e tante associazioni antisistema, piccoli o grandi, che chiedono dignità, lavoro, giustizia, futuro per i nostri ragazzi e una vecchiaia dignitosa e serena per chi ha lavorato duramente, e con sacrifici enormi, una vita intera.
Dobbiamo difendere la nostra terra, il nostro lavoro, i nostri prodotti. Dobbiamo dire no alle direttive che arrivano da Bruxelles. Dobbiamo difendere la nostra cultura, la nostra arte, la nostra cucina. Dobbiamo, se necessario, quando le istituzioni sono tiranne, passare alle azioni vere, alle azioni forti.
Dobbiamo, se necessario anche fermare i Tir, che arrivano dall'estero con prodotti di provenienza ignota e buttare per strade i loro prodotti alimentari. Dobbiamo vivere per mezzo del nostro lavoro e dobbiamo nutrirci dei prodotti genuini della nostra terra. Non deve essere Bruxelles a dirci come dobbiamo fare la mozzarella di bufala, o la 'nduja, o il vino rosso. Dobbiamo difendere il lavoro dei nostri agricoltori e consumare prima i nostri prodotti, e poi, se il mercato lo richiede, quelli degli altri.
Altra cosa da fare è convincerci, che il debito pubblico è una vera truffa. Il debito pubblico non esiste, perché esiste solo il credito pubblico. E lo Stato che deve dare al cittadino, e non il cittadino allo Stato. (esempio...)

Chi si schiera dalla parte del Popolo muore.
Ci sono uomini (voglio citare i versi di una canzone di Fabrizio Moro)
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine,
appunti di una vita dal valore inestimabile,
insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato.
Uomini, o angeli, mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie, sparse come tante biglie,
su un isola di sangue che fra tante meraviglie,
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare,
a parlare a bassa voce, a spegnere la luce,
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria,
ogni cadavere in un fosso.
Ci sono stati uomini che, passo dopo passo,
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno,
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire,
che gli occhi sono fatti per guardare,
La bocca per parlare, le orecchie ascoltano...
Non solo musica, non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira, ragiona
a volte condanna, a volte perdona.

Quattro nomi: Abramo Lincoln, James Garfield, William McKinley, John Fitzgerald Kennedy. Chi sono questi quattro signori? Cosa hanno in comune?
I quattro signori in questione sono stati tutti Presidenti degli USA, tutti sono stati assassinati durante il mandato presidenziale e, analizzando bene i particolari, tutti si proponevano di cambiare il sistema monetario americano estromettendo la Banca Centrale. I primi tre avevano cominciato a pensarlo, Kennedy lo stava mettendo in atto.
Il potere occulto globale assassinò anche Mu'ammar Gheddafi, Sadam Hussein, Mahamta Gandhi

E fra gli italiani i martiri furono: Aldo Moro, Enrico Mattei, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Piersanti Mattarella, Paolo Arena, e tanti altri...
Questo solo per dire che chi combatte questo tipo di potere occulto tirannico globale, o chi racconta la verità, muore; chi invece ne è suddito e burattino campa fino a 90, o anche fino a 100 anni, rimanendo fino alla morte in parlamento, esempio: Giulio Andreotti, Giorgio Napolitano...

...ecco perché nacque il movimento del 9 dicembre.
Il “Movimento dei Forconi e del 9 dicembre” è stato la più bella realtà rivoluzionaria, dall'unità d'Italia in poi, che ha dato un scossone enorme al potere perverso che regna in Italia; ha saputo unire tutti gli Italiani da Lampedusa fino a Pordenone. E' stato, e resta, la speranza di una vita serena per il futuro dei nostri ragazzi e di quelli che verranno dopo. E' stato, e resta, il sogno più bello di chi oggi vive, per colpa di questo Stato, in una situazione di precarietà sofferente ma che non ha perso la speranza di vivere dignitosamente gli ultimi anni della propria vita.

Nell'incontro storico avvenuto a Catania il 29 novembre 2013, i rappresentanti di tutte le regioni d'Italia, senza partiti e senza sindacati, diedero inizio alla rivoluzione iniziata il 9 dicembre.

 Tutti coloro che hanno effettivamente collaborato alla nascita dei presidi sul territorio nazionale hanno creduto davvero nella voglia di cambiamento. Lo sbaglio è stato quello di non avere avuto una struttura organizzativa perfetta, aggiungiamo anche la poca esperienza organizzativa di alcuni coordinatori. Qualcosa, quindi, ha vacillato. Qualcuno, dopo mesi di presidio, si è fatto sconfiggere dalla stanchezza, perdendo anche la speranza, dimenticando che per vincere bisogna lottare fino alla fine. Qualcuno ha fatto l'errore di chiedere il sostegno di partiti e sindacati. Un movimento rivoluzionario antisistema, come quello dei “Forconi e del 9 dicembre”, non poteva e non può collaborare col potere che vuole combattere.
L'errore più grande, però, è stato quello commesso da qualcuno, che aveva dietro di sé parti del sistema. A che pro chiedere l'aiuto del generale Pappalardo, uomo del sistema, che riceve, ogni mese, da questo Stato una pensione, vitalizio da nababbo (chiamatelo come volete) con cui potrebbero vivere dignitosamente forse 10, 20, 30 famiglie?
Quando il leader dei Forconi, Mariano Ferro, ha capito queste cose tutto è cambiato. Alcuni si sono allontanati, altri sono crollati. Mariano Ferro ha proseguito per la sua strada. Questo sta a dimostrare che l'uomo che aveva visto giusto come lottare e come combattere il sistema era, e rimane lui: Mariano Ferro. Le sue idee erano valide e continuano ad esserlo ancora. E' stato accusato ingiustamente di tradimento da personaggi deliranti, che non hanno capito davvero nulla della drammatica situazione in cui si trova attualmente l'Italia. E' stato attaccato da ogni parte, gli hanno buttato fango addosso, ma è rimasto il solo a girare l'Italia, a parlare e a lottare per, e con, la gente che davvero sta soffrendo. Con i suoi fedelissimi sta cercando di impedire che tramite le aste giudiziarie vengano distrutte e fatte sparire aziende. Sta bloccando Tir, che portano prodotti alimentari dall'estero a danno dell'economia nazionale.

I forconi di Mariano Ferro tentano di bloccare la mattanza delle aste giudiziarie, che sta distruggendo numerose aziende
 Se Mariano Ferro ha parlato con Renzi, presidente del Consiglio, lo ha fatto solo per cercare di bloccare la mattanza sociale delle aste giudiziarie, che sta distruggendo tante attività di padri di famiglia e di lavoratori onesti. Solo il presidente del Consiglio può agire e firmare legalmente i documenti necessari per adottare provvedimenti atti allo scopo. Ecco perché il motivo del suo incontro con l'attuale premier. Se al posto di Renzi ci fosse stato Roberto Fiore, Ferro avrebbe parlato con Fiore. Questo è solo per far capire come sono andate davvero le cose.

Ho parlato con Mariano e non sono venuto a sponsorizzare per lui, ma a cercare di chiarire quello che è successo davvero. Vi invito a non seguire la verità ribaltata che altri raccontano su di lui. In questo momento in Italia ci sono famiglie che vivono nella disperazione totale, e dovremmo davvero finirla di fare la guerra fra poveri. Le polemiche sterili e settarie non uniscono ma dividono. La rivoluzione, che cambierà il paese, riprenderà, prima o poi, il cammino intrapreso il 9 dicembre 2013, ed io dico con convinzione che Mariano Ferro è l'uomo giusto a guidarla. E questa rivoluzione dovrà partire, non da Torino, non da Roma, bensì dalla Sicilia, perché solo in questa splendida isola la gente ha maturato, da tempo ormai, la reale voglia di cambiamento.
I tiranni occupano ancora, abusivamente, le nostre istituzioni, ma il loro progetto di dominio sul popolo fallirà. Il nuovo ordine mondiale fallirà. Mi auguro che venga davvero costruita l'Italia degli Italiani. Una Italia finalmente libera, giusta, sovrana sotto ogni forma, sotto ogni dimensione. Un'Italia italiana. Grazie. (Salvatore Brosal)

domenica 6 luglio 2014

Manifestazione antirazzista del Popolo Duosiciliano al museo Lombroso di Torino, sabato 5 luglio 2014. Lombroso: museo della Barbarie...

Torino, sabato 5 luglio 2014.
E' stata Lucia Gammieri, napoletana purosangue, a tenere il discorso della manifestazione antirazzista, organizzata dai Comitati due Sicilie, davanti al museo di antropologia criminale di Torino, intitolato allo pseudo medico, pseudo antropologo e criminologo Ezechia Lombroso, di etnia ebraica, che successivamente cambiò nome in Cesare. Lucia Gammieri ha sostituito il professore Duccio Mallamaci, assente perché vittima di un gravissimo incidente a Torino in data 30 giugno 2014, in cui inciampando durante una passeggiata, finì sotto un tram, riportando la frattura del bacino, dell'anca e del femore.

Ecco il discorso di Lucia Gammieri:

Manifestazione davanti al museo Cesare Lombroso. Torino 5 luglio 2014

Amici, patrioti del glorioso Regno delle due Sicilie, avvicinatevi così faremo un discorso fra amici. Fra patrioti ed amici...

Molte persone vengono a visitare questo vergognoso museo, pagando anche il biglietto, per vedere delle teste mozzate. Queste teste mozzate sembrano che siano un trofeo di guerra. Questa gente che 153 anni fa, ha vinto una guerra contro il nostro popolo, trattiene questi trofei come prova della vittoria ancora adesso. Ci chiediamo quale sia la differenza di civiltà fra questa classe dirigente che ha fondato questa Italia, che non è la nostra Italia, e le popolazioni selvagge che mozzano le teste ai nemici per conservarle come trofei.

Qui, in questo museo c'è la barbarie. C'è la Barbarie ! Perché qui si celebra la vittoria di un popolo sull'altro. Un popolo che viene disperso, e che non viene neanche più riconosciuto come popolo.

Noi siamo per costoro, italiani di quarta categoria, se siamo italiani. Qui dentro, in questo vergognoso museo, c'è qualcuno, c'è ancora il suo scheletro, che ci ha classificato come razza inferiore. Noi, razza inferiore? Noi: Pitagora, Archimede, Gianbattista Vico, Giordano Bruno, Gioacchino da Fiore, Benedetto Croce, Tommaso Campanella, Bernardino Telesio e mille altri.
Noi siamo razza inferiore, perché?

Italiani del Sud manifestano A Torino davanti al museo Lombroso, definito da molti: Museo della Barbarie.
Con loro c'è anche il noto cantautore Mimmo Cavallo (riconoscibile al centro della foto con occhiali scuri) e Lucia Gammieri con capelli rossi. 
Perché abbiamo perso sul campo di battaglia, ed io vi dico che sul campo di battaglia perderanno. Perderanno sul campo di battaglia. Se noi non vinceremo sul campo di battaglia, saremo ancora schiavi per altri 150 anni. Ricordatevelo, non è solo con le chiacchiere. Io non credo che qui sia come in Cecoslovacchia che la Cechia e la Slovacchia si sono separate con le buone. Non credo perché qua c'è gente ottusa, c'è gente crudele, c'è gente barbara che comanda in Italia. E lo sta dimostrando ancora adesso. Nel Meridione, per qualcuno qui che non lo sa, quando fu conquistato 153 anni fa, su 8,9 milioni di abitanti, furono massacrati più di un milione di persone. Più di un milione di morti...

Non so, se voi lo sapete: quest'Italia, di cui alcuni godono ancora i privilegi dopo più di un secolo e mezzo, è fatta sul sangue. Il Meridione è stata una colonia interna. Cavour ed altri si vantavano: gli Inglesi hanno l'India, noi abbiamo il Regno di Napoli come colonia. E questo vale ancora adesso. E' mascherato, è nascosto, ma vale ancora adesso. Qui dentro, il teorizzatore della nostra inferiorità razziale è un certo Lombroso. Ezechia Lombroso, che poi cambiò il nome in Cesare, era di etnia ebraica, come di etnia ebraica è anche la classe dominante Elkann, che c'è qui adesso a Torino. Ed ebraico è anche l'edificio più alto che c'è in Torino: la Mole. E nella mole antonelliana, con la scusa del museo del cinema hanno piazzato anche una grande statua di Moloch: la divinità del male assoluto.

Nonostante noi abbiamo secoli, millenni di cultura e storia sulle spalle per questa gente non valiamo niente. Noi siamo quelli che sul campo di battaglia siamo stati sconfitti. Abbiamo perso la guerra contro Vittorio Emanuele II, contro Garibaldi, contro Cavour, contro Mazzini e diciamolo chiaramente che erano sostenuti dall'esercito francese, che a San Quentino e a Solferino ebbero più di 20 mila morti.

Teste mozzate di Patrioti Duosiciliani conservate, come trofei di guerra, nel museo Cesare Lombroso di Torino
Le teste mozzate, esposte in questo museo, sono quelle di Padri di famiglia e di Patrioti del Regno delle due Sicilie, che si opposero alla ferocia dei Piemontesi invasori ed assassini. Ed io mi chiedo come mai i Piemontesi non si vergognino di mostrare questi orrori. Lombroso con le sue teorie sentenziò che gli abitanti delle due Sicilie erano una razza inferiore, paragonabili per natura e stile di vita alle bestie. (Il Regno delle Due Sicilie comprendeva tutta l’Italia del Sud: Campania con parte dell’odierno Lazio, Abruzzo, Molise,Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). Questa strampalata teoria la dedusse misurando i crani ed altri resti umani degli insorgenti napolitani e dei poveracci che vennero uccisi dai bersaglieri.

Le teorie dello pseudoscienziato veronese furono facilmente smentite da studi successivi e dichiarate dalla comunità scientifica internazionale prive di ogni fondamento scientifico. Nonostante tutto, queste teorie sballate, con la complicità di un sistema scolastico basato sulla falsità, faziosità e sulla mistificazione storica, si sono diffuse nella società italiana, sia al nord diventando principio di tutti i preconcetti e razzismo antimeridionale, sia a sud al fine di creare quel complesso di inferiorità che hanno tanti meridionali. Tutti i governanti dal 1860 ad oggi basandosi sui concetti razzisti di Lombroso hanno agito ai danni delle “Due Sicilie”, o perché i suoi componenti erano settentrionali e condizionati dal razzismo, o meridionali con complesso di inferiorità e spirito servile. E’ arrivato il momento di far conoscere la verità a tutti e di ribellarsi a tutte le menzogne raccontate finora.

Cesare Lombroso, ebreo, è stato un criminale ed una mente perversa, malefica e satanica. Grazie alla famiglia Savoia più di un secolo e mezzo fa ha trovato spazio nel raccontare tutte queste bestialità. E di spazio Lombroso continua a trovarne ancora adesso, in una Torino e in un Piemonte, dove le persone vivono solo di anti meridionalità.

Questo essere immondo in gioventù trafugava i crani dei cadaveri dai cimiteri di campagna per poi studiarne con comodo la conformazione. Ai contadini che, ignari, gli chiedevano cosa trasportasse con sé rispondeva: "Zucche". Così Cesare Lombroso, il ragazzo dei cimiteri fece carriera. Questo scellerato fu osannato da vivo dai criminali del regno sabaudo, ed adesso da morto dalle istituzioni piemontesi. Tutto il lavoro malefico di questo Lombroso è la negazione della serietà scientifica e culturale.

C'è un potere mondiale che fa a pezzi i popoli. Un potere finanziario, che poi diventa politico, ideologico, giuridico. Quanti giudici vengono manovrati da questo potere occulto? Sette segrete e massonerie che sono tutte centralizzate a livello mondiale. Allora diciamolo chiaro, non prendiamoci in giro. Qui si viene a raccontare che la chiesa cattolica, a suo tempo, aveva messo in galera Galileo Galilei, aveva bruciato Giordano Bruno solo perché dissentivano. E adesso si vuole bruciare e mettere in galera chi dissente da questi nuovi dittatori, da questa nuova tirannia.

Mi sapete dire, chi ha eletto il governo che abbiamo adesso? Praticamente nessuno. Ma io vi chiedo di più: se i governi e i politici sono ormai burattini, vengono a presa in giro eletti. Ditemi, chi ha eletto il capo della Banca europea, e i capi di tutte le banche del mondo? Si, è solo lui: Rothschild. E adesso tutta la sofferenza che l'Italia e l'Europa stanno provando, l'ha provato più di un secolo e mezzo fa il Meridione d'Italia. Forse non tutti sanno che 153 anni fa il Regno delle due Sicilie era il terzo Stato nel mondo per ricchezza. C'era l'Inghilterra prima, la Francia seconda e il Regno di Napoli terzo. Noi stiamo seminando per far conoscere la verità storica e liberarci da questa schiavitù che i poteri forti ci impongono.

Qui ancora adesso, in questa città di Torino, c'è gente che vive di rendita su quello che 153 anni fa fu razziato nel meridione. Io rivendico quella Italia che c'era prima di Cavour e prima del loro risorgimento. L'Italia esisteva già e non aveva bisogno di risorgere.

Ritornando però al museo Lombroso, posto in cui ci troviamo adesso, mi faccio e faccio a voi la seguente domanda: con quale diritto i Patrioti duosiciliani vengono tenuti ancora prigionieri in questo vergognoso museo?  Mille crani di Patrioti duosiciliani attendono, dopo più di un secolo e mezzo, ancora una degna e cristiana sepoltura. Fra di essi anche Antonio Gasbarrone, Giuseppe Villella e anche tante brigantesse. Donne vere e sincere che hanno amato la Patria fino all'estremo sacrificio.

Sulla richiesta, ormai sempre più forte, che arriva da tutto il Sud per riavere le teste mozzate dei nostri Patrioti, che sono ancora tenuti prigionieri, senza motivo, in questo vergognoso museo, per dare loro una degna sepoltura cristiana, qualcuno ha detto:
Io non capisco questi Meridionali che avanzano la richiesta di riavere i crani esposti nel museo Lombroso di Torino. Non li capisco davvero. E' come se gli egiziani di oggi avanzassero la richiesta di riavere le mummie esposte.
E qua vorrei dire una cosa semplice. Ringrazio questa persona senza cervello, che fa parte di questo sistema perverso, per avermi dato il modo di fare una semplice constatazione.
Nel museo egizio di Torino le mummie esposte, rappresentano il vanto, la cultura e la civiltà di un grande popolo del passato. In questo Museo Lombroso, invece, vengono esposti i crani dei nostri Patrioti a scherno, derisione e dileggio. Italiani che considerano noi, Italiani del Sud, come razza inferiore, che ci considerano come criminali. Ecco perché questo museo è una vergogna. In questo museo c'è la Barbarie.

A questa gente, che pensa ancora in modo così barbaro e distorto, voglio solo ricordare che noi siamo figli, eredi ed autori della più grande Cultura del mondo. Siamo i figli della Magna Grecia, figli del regno di Napoli, figli delle due Sicilie. Siamo coloro che hanno inventato l'arte e la democrazia diretta. Con noi è nata la musica, la poesia, il teatro, la filosofia, il rispetto per la natura, il rispetto per le donne. Siamo sempre stati un popolo pieno di tante ricchezze ed abbiamo vissuto sempre per le cose belle e vere. Siamo stati un popolo di pace, prima che arrivassero i “fratelli d'Italia” a distruggere tutto quello che di bello avevamo creato in millenni.

Perché la città di Torino, la regione Piemonte e lo Stato italiano impediscono che a queste teste mozzate venga data una degna sepoltura?
Se questo non è ancora accaduto, allora devo dirlo ancora una volta e questa volta con voce forte e tonante che qua dentro regna la Barbarie.

Mimmo Cavallo, cantautore, patriota e brigante, è stato presente sabato 5 luglio a Torino per
manifestare contro il museo della Barbarie, intitolato all'ebreo Ezechia Lombroso, che poi cambiò
nome in Cesare 
Vorrei ricordare alcuni stralci della storica interpellanza che Angelo Manna tenne in Parlamento il 4 marzo 1991. Sono passati ben 23 anni dalla denuncia del nostro Patriota Angelo Manna, ed ancora questa Italia non si decide a raccontare la verità.
Ecco cosa disse in Parlamento:

L'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi risorgimentali scheletri infami; conserva e protegge le prove delle sue gloriosità sempre abiette; conserva e protegge le prove che nel 1860 l'esercito italiano calò a tradimento nel Regno di Napoli e si comportò, secondo il naturale dei suoi bersaglieri e carabinieri, da orda barbarica; conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di Savoia, ladro, usurpatore ed assassino - e perciò galantuomo - nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di Stato - e perciò statista sommo - ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a ferro e a fuoco l'invaso reame libero, indipendente e sovrano e di annetterlo al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra napoletana.

L'ufficio dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale l'unificazione tiene sotto chiave il proprio fetore storico: quello dei massacri bestiali, delle profanazioni e dei furti sacrileghi, degli incendi dolosi, delle torture, delle confische abusive, delle collusioni con Tore e Crescienzo (all'anagrafe Salvatore De Crescenzo) e con la sua camorra, degli stupri di fanciulle, delle giustizie sommarie di cafoni miserabili ed inermi, delle prebende e dei privilegi dispensati a traditori, assassini e prostitute, come la famigerata Sangiovannara, De Crescenzo, anch'essa, per l'anagrafe…

Quali studiosi hanno potuto aprire questi armadi infami, signor sottosegretario? I crociati postumi, gli scribacchini diventati cattedratici per aver saputo rinnegare la propria origine e per aver saputo rinunciare alla ricerca della verità storica, per aver dimostrato di saper essere i sacerdoti del sacro fuoco del mendacio. Signor Presidente, per favore, si giri: guardi il pannello alle sue spalle. E' falso, è un falso storico! L'ho detto e ridetto sette anni fa: alle urne, nel Regno di Napoli invaso, si presentò solo l'1,9 per cento! Come si ebbe, allora, un milione di voti al sì?
(…)
L'ufficio storico dell'esercito italiano custodisce e protegge le prove storiche che quella sacra epopea, che fu detta Risorgimento, altro non fu se non una schifosa pagina di rapine e di massacri scritta da un'orda barbarica che, oltre la vita ed i beni, rubò al Sud e portò nell'infrancesato Piemonte finanche il sacro nome d'Italia. (parole di Angelo Manna)

Torino 5 luglio 2014. I manifestanti Duosiciliani si avviano da piazza Vittorio Veneto verso il museo della Barbarie
intitolato allo pseudo medico Cesare Lombroso
Dopo più di un secolo e mezzo regna ancora la Barbarie in questa Italia, che non è la nostra Italia.

Onore e gloria eterna ai nostri Briganti. Furono chiamati Briganti, ma in verità erano soldati e padri di famiglia, che difesero fino all'estremo sacrificio la nostra Patria. Viva gli Italiani del Sud. Viva tutti i Popoli italiani. Viva la verità. (Lucia Gammieri)

lunedì 23 giugno 2014

Patrizia Badii, independentista veneta, racconta il suo arresto e la sua esperienza in carcere

Patrizia Badii, tra i promotori del C9D insieme a Lucio Chiavegato e fondatrice di “Risveglio” racconta il suo arresto e la sua brutta esperienza in carcere..

2 Aprile 2014 - La mattina verso le ore 05,00 del mattino mentre stavo ancora dormendo al presidio di Soave (insieme a me c'era Loris, un butel che come me dormiva e stava 24 ore su 24 al presidio dal 9 dicembre), sono stata svegliata dai ROS dei carabinieri, che avevano un mandato di perquisizione, fatto a nome mio Badii Patrizia. Fuori c'erano una ventina di auto dei carabinieri, praticamente il presidio era circondato.
Durante la perquisizione il maresciallo mi comunica che è lì per arrestarmi. Il motivo?, -Glielo diciamo in caserma, mi risponde. Ed io gli rispondo: ok, andiamo. E lui: ha capito Badii?? Io adesso la porto in carcere. ok, andiamo, rispondo io. Mi vengono sequestrati tutti i miei telefonini, tablet, le mie borse e documenti vari.
23 aprile 2014: Patrizia Badii lascia il carcere. Nella foto è insieme al marito Vangelista Luca
Arrivati alla caserma Pastrengo di Verona, mi viene consegnato un plico, sul davanti ci sono una sfilza di nomi, mio marito Vangelista Luca, Lanza, Contin, Faccia ecc..., giro il plico per vedere i capi di accusa, e leggo: banda armata, associazione a delinquere, attentato alla costituzione (art 5), costruzione d'arma da guerra, con l'aggravante di terrorismo.
Intanto mentre prosegue la perquisizione delle mie borse e della mia auto che hanno portato alla caserma, mi chiedono,non lo legge il capo d'accusa?? Io rispondo, no perché dovrei? E lo appoggio sulla scrivania dell'ufficio, dove mi hanno portata.Mi dicono guardi che e' suo lo legga, tanto sappiamo tutto. Io rispondo che non ho bisogno di leggerlo. Mi fanno delle foto segnaletiche, e mi prendono le impronte digitali. Mi chiedono se voglio fumare e rispondo si. Intanto il maresciallo dei ROS  mi porta un caffè e brioches,e mi dice: tenga Badii, faccia colazione. Nella caserma c'è un via vai di macchine scaricano di tutto, mi fanno incontrare per tre secondi mio marito. Sono già stati a casa mia. Io e mio marito veniamo condotti al carcere di Montorio (Vr). Anche mia figlia è indagata. Arrivata a Montorio, fatte le pratiche di entrata e perquisizione personale, vengo portata in cella, prima sez. femminile, cella numero 282. 

Mi danno due piatti in acciaio, una forchetta, cucchiaio, una coperta, lenzuola. Chiudono sia la porta a sbarre, sia il blindato (porta tutta in ferro con una piccola apertura rettangolare). Guardo il materasso ed e' pieno di capelli, ce ne stanno talmente tanti da poterci fare due parrucche. Durante la perquisizione in carcere mi hanno tolto cio' che mi ero portata, eccetto lo spazzolino da denti e un pacchetto di sigarette. Non ho l'accendino, non mi e' concesso tenerlo essendo una terrorista, o meglio una bombarola. Non posso avere cose a dir loro pericolose. Nonostante tutto, non so perché, ma non provo nessuna paura. Non provo disperazione o altro. Solo il pensiero dei mie figli, il non sapere come stanno, mi fa alzare gli occhi al cielo e dico: signore proteggili, fa che non siano disperati e che non gli accada nulla. (a casa oltre la figlia indagata di 28 anni, c'e la sua figlia di 8 anni e l'altra mia figlia di 14). Nel pomeriggio arriva subito il mio avvocato, Stefano Marchesini, e Paola Ziviani. Consegno il plico che mi hanno dato i ROS in caserma. L'avvocato mi dice:
Patrizia, rischi da 8 a 15 anni di galera,con queste accuse. Se sono tali adesso vediamo. Gli rispondo ok. Sapevo che al momento in cui lo stato avesse avuto paura, o avesse intuito che facevamo sul serio, si sarebbe difeso. E quale arma migliore era quella di farti passare per terrorista e delinquente? Questa accusa, a me, non mi ha neanche toccata, perché mai nessuno di noi ha fatto niente contro la popolazione; e la parola terrorista, dal latino è colui che incute terrore alla popolazione per piegarla al suo volere. Sinceramente non era il caso mio/ nostro, semmai è lo stato italiano che incute terrore, fame disperazione e istiga al suicidio la popolazione della penisola italica.Torno in cella. Venerdì ci sarà la convalida dell'arresto. 

Intanto rifiuto il cibo, non per qualcosa, ma semplicemente perché non voglio cibo da parte dello stato italiano. Il giorno dopo chiedo di parlare con un ispettore, o il direttore del carcere. Voglio le mie sigarette e un materasso nuovo, cazzo. Va bene la detenzione, ma nessuno dovrebbe dormire in un materasso simile. L'ispettore arriva e mi spiega che loro seguono solo le disposizioni che gli vengono date. Ok, gli rammento i diritti dell'uomo sanciti dalla costituzione, su cui loro hanno giurato. Gli rammento anche i diritti internazionali. Sinceramente gli dico: io non ce l'ho con lei, con voi. Questo stato non vi permette neanche di svolgere il vostro lavoro in maniera corretta; comunque potrebbe farmi avere le sigarette e un materasso decente. Non avendo nulla per lavarmi mi vengono consegnati due campioncini  di sapone intimo. Chiedo del dentifricio ad una secondina e mi viene risposto tra due minuti. Il dentifricio non è mai arrivato fino al sabato pomeriggio. Intanto mi asciugo con la carta igienica, perché non ho praticamente nulla, e da mercoledì dormo con il giubbotto addosso e gli stessi abiti con cui mi hanno arrestata.

Alla conferma dell'arresto mi rifiuto di parlare con il magistrato. Non lo riconosco, come tale, e non ho nulla quindi da dirgli. Tornata in sezione mi mandano un infermiere e una psicologa, che mi dice che forse è meglio se prendo qualche tranquillante. E' normale che uno sia iperteso o altro, mi dice. E poi lei, mi dicono, che non ha mai pianto, dovrebbe piangere e anche sfogarsi. Rispondo loro di non aver mai preso in vita mia un tranquillante, e che non saranno certo loro ad iniziare a rincoglionirmi. E poi perché dovrei piangere??? Non capisco.. mi pone un sacco di domande del cazzo, dopo scoprirò il perché. Resto con la cella aperta venerdì pomeriggio, e sabato ricevo la visita di Fontana Lorenzo, europarlamentare della lega, tra l'altro mio grande amico. La domenica mattina, sorpresa.....dopo la messa, isolamento. Non posso avere nessun contatto con nessun detenuto, o altri, quindi mi viene chiusa la cella con il blindo. Ed ecco scoperto il motivo delle domande idiote della psicologa. Non è un problema per me, non mi disturba stare sola, anzi, spesso anche in passato me ne sono andata da sola perché mi serviva per rigenerarmi. Se il loro intento era quello di piegarmi alla disperazione, hanno sbagliato persona. Intanto passano i giorni, praticamente per 10 giorni non mi hanno  mai fatto fare la doccia. Mi sono lavata a pezzi e asciugata con la carta igienica. Ho chiesto un antidolorifico per il mal di testa, perché soffro di una grave forma di fuoriuscita di midollo spinale alla 1/2/4 vertebra. Dopo 6 ore arriva l'infermiere. Mia figlia, il lunedì. è venuta per il colloquio  ma non l'hanno fatta entrare, dicendole che non c'erano i permessi. Invece il venerdì ha scoperto che i permessi c'erano, eccome .........
Intanto è arrivata la Pasqua,e visto che le altre, che hanno arrestate con me, la Luisa e l'Elisabetta, sono in cella insieme, (solo io sono in isolamento fin dal primo giorno), chiediamo all'ispettore se almeno il giorno di Pasqua sia possibile stare insieme. Non ci è permesso di stare con le altre detenute neanche durante la messa. Ho fatto esplicita richiesta, come cristiana, di potere ricevere la comunione in cella e la confessione, che ci è stata accordata. E' stata, (mi auguro che capiate ciò che voglio dire), una bella Pasqua..........una vera Pasqua. Noi tre insieme, ma con lo spirito rivolto alle nostre famiglie, ai nostri figli nipoti........
Il 20 aprile c'è il riesame quindi vengo portata ammanettata dentro un blindo della polizia penitenziaria, e lì rinchiusa dentro ad una cella, 60 cm x 60, tutte le pareti sono in acciaio, eccetto la parte sulla sinistra, fatta a forellini. E' vietato perfino trasportare animali in questa maniera, ma lo stato italiano invece, ci  trasporta le persone. Arrivata a Brescia vengo messa in una cella di isolamento. Appena entrata sento una gran puzza di escrementi, ma non capisco. A me hanno tolto tutto. Non ho potuto portarmi niente dietro, neanche le sigarette, e in questa cella ci sono scritte sui muri, scritte strane. In effetti sono come fatte con un pennarello largo tre dita...........mi giro per capire da dove viene la puzza e finalmente capisco. Negli angoli ci sono escrementi umani e le scritte... lascio a voi immaginare con cosa erano state fatte.
Salgo in aula, ammanettata, scortata da due con il mitra della polizia penitenziaria. Comunque, fatto il riesame, torno a Verona sempre rinchiusa nel trasporto bestie, che per le bestie è vietato, ma non per gli esseri umani. Mi hanno talmente stretto le manette che ho i polsi gonfi e pieni di ematomi. Dopo due giorni e' arrivata la scarcerazione per me, mio marito, invece, resta agli arresti domiciliari. Dopo una settimana vengono rievocati i domiciliari e rilasciato l'obbligo di firma. 18, dei 24 arrestati, siamo indagati a piede libero.
E' notizia datami dal mio avvocato che il GIP di Brescia ha impugnato le nostre scarcerazioni, e che il 17 luglio alle 10.00 saremo a Roma in Cassazione. Insomma si vuole che torniamo in carcere fino a processo.

Comunque, come ho sempre detto io: noi, è noto a tutti che siamo indipendentisti. Non riconosciamo questo Stato. Siamo per la libertà dei popoli tutti della penisola. Noi veneti saremo i primi a staccarci. Può darsi, anzi sicuramente, lo Stato occupante italiano ha avuto paura e si è difeso, ma non ci ha né intimoriti, né piegati.........
Io, Badii Patrizia, Faccia, Contin, Lanza, l'Elisabetta, la Luisa, e gli altri continueremo la nostra battaglia per riappropriarci della nostra identità di veneti, in maniera pacifica, come abbiamo sempre fatto, ma con determinazione senza fare sconti o patteggiare con nessuno. Ogni popolo ha diritto a rivendicare la sua identità, discendenza. Quindi avanti, verso il diritto di libertà e di autodeterminazione.  Badii Patrizia